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Publisher Note english italian

This edition consists of a beech-wood box containing loose leaves: twenty photographs and two pages of text.
The title of this work by Giuseppe De Mattia refers to the address in Bologna where, for many years, a family of great artists and intellectuals lived who brought distinction to the city’s cultural life.

Il titolo della mostra fa riferimento all’indirizzo e al numero civico dove, per molti anni, ha abitato una famiglia di grandi artisti e intellettuali che hanno dato lustro alla vita culturale della città di Bologna.

Dopo la scomparsa dell’ultima residente avvenuta nel 2007, gli interni dell’appartamento sono stati sgomberati dai mobili d’epoca, dagli arredi di pregio, dalle numerose suppellettili domestiche, dall’importante quadreria, dalla biblioteca privata, nonché da tutti gli effetti personali appartenuti ai singoli componenti della famiglia per consentire il rapido avvio dell’opera di ristrutturazione da cui prossimamente, visto che il cantiere è ancora aperto, vedrà la luce un’altra residenza, nuova di zecca.
Giuseppe De Mattia ha iniziato a esplorare la casa all’indomani dello sgombero, ossia poco tempo prima che iniziassero i lavori, quando non tutto era andato perduto.
Il suo sguardo è stato catturato dalle pareti spoglie, disadorne, consumate dal tempo, su cui restavano vive le impronte degli oggetti rimossi, i sedimenti dell’umidità, i buchi, le croste, le fratture di superficie; dagli angoli incisi fra i muri e i pavimenti polverosi dove si erano depositati, fra brandelli di intonaco caduto, tanti rottami anche minuscoli, sparsi un po’ ovunque, che, quasi per miracolo, avevano resistito al primo trasloco ma che, nonostante tutto, si vedevano già condannati a sparire, senza che qualcuno o qualcosa potessero impedirlo.
Con scrupolosa dedizione De Mattia ha voluto prendersi cura delle condizioni di desolante abbandono in cui versava la piccola casa-museo, convinto che la memoria del tempo circolato in quelle stanze dovesse sopravvivere. O almeno immaginare di farlo, poiché l’unica forma di conservazione di materiali inerti ma non immobili, né tanto meno indistruttibili, non poteva che essere virtuale, fotografica, appunto.
Tale ricerca, essendo priva di finalità commemorative, non pensa di erigere monumenti alla gloria di una famiglia importante, né alla memoria di qualche personaggio illustre, ma di far emergere l’idea che qualsiasi luogo, al di là delle sue origini, una volta abbandonato a se stesso, si possa trasformare in un museo spontaneo e inconsapevole di tracce e quindi di sedimenti temporali da salvare.
La mostra è stata pensata come un contenitore in cui l’autore ha inserito anche una traccia sonora che il musicista Claudio Rocchetti ha costruito ad hoc per accompagnare le riprese fotografiche in un diaporama.
Saranno presentati, inoltre, alcuni oggetti rivenuti nell’appartamento con opportune modifiche ad opera dell’autore, e qualche documento artistico proveniente da collezioni private capace di stabilire una forte relazione memoriale con la casa e con la vita dei suoi abitanti.

Artists’ Edition, Artists’ Book

Strada Maggiore 49

— Casa Arcangeli

by Giuseppe de Mattia

Publisher
Release Place Ravenna, Italy
Release Date 2013
Credits
Writer: Kenneth White
Printrun 130
Inscription numbered, signed
Work  
Subform Photobook
Topics Bologna, Houses, Italy, Memory
Methods Photography
Language Italian
Format Box
Dimensions 24.5 × 25.5 cm
Weight 3,000 gram
Pages 22